sabato 22 dicembre 2007

La matematica e l'arte

Bene, dopo lunghe ed annose ricerche, sono giunta alla conclusione che la matematica non ha qualcosa in più delle materie umanistiche. Certo è che tutto ciò che è considerato arte ha qualche radice nel mondo dei numeri.
La Divina Commedia di Dante Alighieri deve la sua armonia e musicalità anche al modo in cui sono disposte le sillabe di ogni verso; la Sinfonia Eroica di Beethoven è stata composta sul pentagramma, dove tutto gira intorno a frazioni di numeri che indicano il "tempo" delle note; il Giudizio Universale di Michelangelo deve la sua perfezione alla struttura che sta dietro all'affresco stesso, studi di prospettiva, di proporzioni... tutti argomenti che possono essere ricondotti al mondo dei numeri.
E' però chiaro anche ai ricercatori che si occupano dei processi cognitivi che non esiste il genio matematico, come invece esiste il genio letterario piuttosto che musicale. Da studi sul cervello la dott.ssa Girelli (che il mio gruppo ha intervistato) ha potuto concludere che tutti potenzialmente abbiamo le stesse possibilità di diventare piccoli geni della matematica, molto dipende dall'ambiente i cui si cresce, dagli stimoli che riceviamo sin da bambini, poco dipende da innata predisposizione a livello cerebrale.
Quindi mi piace pensare che anche io sono un potenziale Pitagora, ma soprattutto tutto questo è molto importante per il nostro futuro di insegnanti, perché sarà anche grazie alle nostre capacità di trasmettere il sapere matematico se cresceranno generazioni avverse a questa materia oppure giovani capaci di viverla serenamente e con naturalezza, così come avveniva fino ad un secolo fa.

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